Proteste anti migranti, ce ne sono in tutta Italia e in FVG, l’ultima a Grado.
Capiamoci, che uno sia d’accordo o meno, sul fatto di accogliere migranti, rimane il fatto che esiste un disagio, una contrarietà, delle paure. Non si può trascurare il sentire del popolo, in democrazia.
Queste paure non sono generate dai politicanti di serie B, ma vengono cavalcate e quindi ingigantite da questi politicanti senza programma e senza midollo, gente che aspira allo stipendio parlamentare senza avere alcuna intenzione di fare qualcosa di buono per noi cittaddini.
Lasciando da parte queste povere persone che berciano idiozie per campare, dobbiamo avere coscienza del fatto che chiunque voglia governare l’Italia nei prossimi cinque anni dovrà spiegare, in modo chiaro e inequivocabile, come intende gestire un fenomeno, l’immigrazione clandestina, che non è oggettivamente arrestabile con azioni del solo governo italiano.
So che sembra angosciante, e lo è, ma l’Italia per la sua posizione è sempre stata un ponte attraverso il Mediterraneo. E’ per questo che la città che dominò l’Italia dovette combattere con quella che dominava il Nordafrica per il controllo del bacino mediterraneo. Delenda Chartago vi ricorda qualcosa? Roma contro Cartagine, Italia contro Nordafrica.
Lasciando perdere ste cose antiche, oggi è oggettivo che dal Nordafrica e dal Vicino Oriente premano decine di migliaia di persone che vogliono raggiungere l’Europa, in modo più o meno lecito. Molti lo fanno senza avere le idee chiare, sanno solo che in Europa si sta bene, c’è pace, lavoro, servizi, soldi. L’europeo più povero è immensamente più ricco di un abitante del terzo mondo.
Sta gente non sa che qua i soldi bisogna guadagnarseli, che non abbiamo veramente bisogno di manodopera non specializzata, perché ormai le fabbriche della produzione di massa si sono tutte spostate in Cina, dove la manodopera non manca di certo. Per loro l’Europa è una specie di paradiso terrestre e faranno di tutto per venirci, o per farci arrivare i loro figli nella speranza di dare loro un futuro migliore.
Di fronte a questa falsa illusione, l’umanità è inarrestabile! Sappiamo fermare un esercito, ma non una disorganizzata massa di singoli che fa di tutto per penetrare oltre le nostre frontiere.
Ora diciamo pure che sfamare gli affamati, dissetare gli assetati e vestire gli ignudi sarebbe un dovere cristiano, ma diciamo anche che il cristianesimo è più una bandiera che una pratica. Siamo tutti cristiani, anche gli atei, ma non porgiamo mai l’altra guancia, non amiamo il prossimo nostro, scagliamo la prima pietra senza farci problemi. E’ così per la maggior parte dei cittadini e i lodevoli esempi non cambiano la media.
Ne prendiamo atto, per lo meno io ne prendo atto. L’umanità non è fatta di santi. Ma noi cittadini della Repubblica Italiana siamo preoccupati per l’immigrazione, per questa gente che entra fregandosene dei confini, gira per le nostre città senza controllo, non sappiamo chi sono, cosa facciano, cosa vogliano fare. Non sappiamo se intendono cercare un lavoro o rubare, se vogliano essere rispettosi o violentare le nostre donne. Non sappiamo e questo ci rende insicuri, preoccupati, spaventati.
E’ di destra dirlo? Stronzate! La madre che mi ha educato ha sempre accolto a casa sua ogni genere di persona e mi ha insegnato che quando qualcuno bussa alla tua porta, è giusto aprire e sentire di cosa abbia bisogno. Ma se uno entra in casa dalla finestra, devi chiamare la Polizia e ti aspetti che la Polizia allontani l’intruso, anzi lo punisca per l’intrusione nella tua proprietà.
Un paese le cui frontiere siano permeabili a qualunque flusso migratorio non è un paese decente, diciamolo. E questo pensiero non è di destra o di sinistra! E’ connaturato nel concetto di “stato” e di “territorio dello stato”. Non credo di potere andare in Nigeria senza documenti, o mi sbaglio?
In questo momento i candidati potenziali alle prossime elezioni politiche italiane stanno tutti glissando sull’argomento. Fingendo di parlarne.
C’è chi tuona che bisogna fermarli, cacciarli e rendere nuovamente sicure le nostre città. Chi dice che dobbiamo accogliere perché è un dovere morale farlo.
Ma nessuno ci spiega come intenda veramente gestire il problema considerato che fermarli sul serio e del tutto non si può, espellerli verso dove?
Ospitarli, siamo sicuri che sia fattibile?
E poi, cosa facciamo, li teniamo lì in parcheggio per tutta la loro vita a spese dei cittadini italiani?
Gli diamo un lavoro? Ma un lavoro che potrebbe fare un italiano disoccupato, o un lavoro che l’italiano disoccupato non farebbe mai?
Perché altra gran fandonia dei politicanti è quella secondo cui tutti i disoccupati italiani scalpitino per andare a raccogliere pomodori, olive o uva con la paga che prendono i neri. Eh ma senza neri la paga sarebbe più alta, i padroni dovrebbero adeguarsi. Vero, ma a quel punto le aziende riuscirebbero a competere con quelle degli altri paesi, che magari userebbero la manodopera a basso costo degli immigrati? E allora noi non importiamo i prodotti di quei paesi! VA bene, ma lo sapete che l’Italia non riesce a produrre quello che si mangiano gli italiani? Proprio non ce la fa, fisicamente non c’è abbastanza spazio per coltivare campi e rifornire più di 60 milioni di persone! Un giorno ho scoperto che la produzione italiana di olio d’oliva non riesce a coprire il fabbisogno interno, tanto per fare un esempio.
E poi, gli altri paesi acquistano da noi beni, se chiudiamo i commerci e ci mettiamo in autarchia finiamo per mandare a rotoli migliaia di aziende. Quindi milioni di famiglie italiane.
No cari concittadini, siamo spaventati, secondariamente incazzati, e nessuno si degna di spiegarci cosa intende fare. Ho un atroce sospetto: i nostri politicanti, centro, destra, sinistra, movimenti, non sanno cosa fare, o forse non gli interessa fare ma solo conquistare una poltrona. Di questo dovremmo preoccuparci, altro che!
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