Perché molti (in Italia) detestano Greta Thunberg
Contro questa giovanissima svedese stanno girando esempi altissimi di ingiurie e derisioni di ogni genere, soprattutto sui così detti social. Il fatto è che Greta Thunberg sembra la persona giusta con cui prendersela, da deridere, da accusare.
Perché?
Innanzitutto perché si tratta dell’antichissima dannazione di Cassandra. Chi non conosce l’Iliade può serenamente passare sopra questa definizione; mi limito a spiegare che chi prevede sfighe di qualunque genere finisce per non essere creduto, ma viene additato come portasfiga. Il risultato è che quando arrivano i guai, tutti sono impreparati e va malissimo.
Greta Thunberg sta dando voce a preoccupazioni che non derivano da sue doti di chiaroveggenza, né è roba che si sogna la notte. La ragazza in effetti sta dicendo a gran voce ciò che molte centinaia di migliaia di persone al mondo pensano. Ma molti di noi non lo possono accettare.
Uno dei problemi di Greta Thunberg è che dice a gran voce ciò che pensa, pubblicamente, e c’è gente che ascolta. Mentre noi siamo qua a imprecare, affannarci, passare decine di ore a scrivere sui social e postare selfie senza superare i 500 contatti e i 20 like per volta, sta ragazzina è diventata famosa, ha visibilità, viene invitata a partecipare a conferenze e manifestazioni come rappresentante di qualcosa. Qualcosa a cui la maggior parte di noi non appartiene, ma vederla sul palco è frustrante per noi.
E’ manipolata! Dicono in molti. Da chi? Da qualche stirpe extraterrestre che vuole farci precipitare nuovamente nell’età della pietra, al fine di conquistare più facilmente il nostro pianeta? Tranquilli, chiunque sia in grado di raggiungere la Terra dispone per forza di tecnologia talmente superiore alla nostra da poterci sconfiggere molto facilmente. Si si, lo so, poi arriva Will Smith e gli incasina il server centrale mandando a remengo i loro scudi e ciao extracosi. Gente, meno droghe e televisione!
Parla di cose che non sa! Detto spesso da persone che non hanno la più pallida idea di cosa sia un modello climatico, non hanno letto nemmeno un articolo su una rivista divulgativa mentre stavano seduti sul wc. Al massimo possono disquisire (con altrettanta incompetenza) di calcio guardando partite in televisione. E raramente si distingue la loro eloquenza da un rutto ben piazzato.
E’ brutta! Questa è partita anche da gente che da diversi decenni evita di guardarsi allo specchio. Greta Thunberg non assomiglia per nulla a una delle ochette dall’atteggiamento lascivo, incapaci di parlare correttamente nella propria lingua, che tanto sono amate dai nostri telespettatori.
Un grosso problema per Greta Thunberg è quello di essere giovane. I giovani in Italia sono sulla bocca di tutti, ma in verità noi di mezza età e gli anziani non abbiamo nessuna intenzione di dargli retta. Li vediamo avanzare e li disprezziamo, come prima di loro venivamo disprezzati noi. Per fortuna col saldo negativo delle nascite quelli della mia età vivranno sereni in una società di vecchi rincitrulliti.
Altro problemaccio è che Greta Thunberg parla in inglese, piuttosto bene. Mentre la maggioranza di noi, se ci prova, parla come Totò e Peppino nell’esilarante scenetta di uno dei loro film. Gente, sta ragazzina ci fa sentire degli idioti incapaci e questo non va bene.
Ma soprattutto è femmina. Eh si, signori e signore, Greta è femmina e questo per una cultura mediterranea, impregnata di maschilismo, significa che dovrebbe stare zitta, aspettare l’età giusta per diventare il giocattolo privato di un maschio e poi sfornare figli, sperando che siano maschi e non inutili e costose femmine. Ci dà fastidio il fatto che una femmina predichi, come Cassandra tremila anni prima, su disgrazie e nostri comportamenti (a suo dire) errati.
Non c’è nulla da fare. Una come Greta Thunberg in Italia può solo essere trasformata nell’ennesimo fenomeno da baraccone, derisa, insultata. D’altro canto non si può fare molto di più, considerato che la maggior parte di noi non ha la più pallida idea di che cosa cavolo sia sto clima. Sole, pioggia, booh?
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