La civiltà dei SUV

Capisco il comportamento di molti miei concittadini, nel senso che ne comprendo l’origine e lo scopo, ma fatico ad accettare l’attuale realtà.

Mi capita spesso di passare in auto lungo via Gorizia e via Diaz al mattino, proprio all’orario in cui tutti stiamo andando a lavorare, compresi gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. È diventato normale constatare che lungo via Diaz vi siano auto ferme nella corsia di scorrimento di destra, accanto alle auto parcheggiate negli appositi spazi. Via Diaz ha due corsie ed è una strada a senso unico, quindi rimane libera la corsia di sinistra, tuttavia il senso di avere una strada importante (fa parte dell’anello che circonda il centro città) a senso unico è quello di disporre di due corsie per consentire un flusso di veicoli maggiore nelle ore di punta. Alle 10 di mattina basterebbe una corsia, siamo pur sempre a Udin, ma alle 8 ne servono decisamente due. Ebbene, le corsie effettive utilizzabili alle 8 del mattino non sono due, ma una sola, perché ci sono le auto ferme sulla corsia di destra.

Chiunque abbia fatto l’esame per ottenere la patente di guida sa che la fermata e la sosta impegnando la carreggiata sono vietate dovunque, intendo in mezzo alla corsia di marcia, non accostati senza impegnare la corsia. In alcuni casi è vietato fermarsi o sostare anche accostando a destra, ma piantarsi in mezzo alla corsia di marcia è vietato dal Codice della Strada.

Eppure a Udine, ogni mattina, almeno in via Diaz, il Codice della Strada viene ignorato da molti automobilisti, nella totale indifferenza della Polizia Locale, che non si fa nemmeno vedere.

Lo so benissimo che quelle auto sono di genitori che hanno portato i propri figli a scuola. Per fortuna i ragazzi vanno a scuola!

Rientrando a casa all’ora in cui tutti noi abbiamo la pausa pranzo, compresi gli studenti delle scuole, ho osservato diverse auto parcheggiate nella rotatoria che connette via Renati – via Caccia – via Planis. Altro snodo fondamentale dell’anello interno di Udine. Le auto letteralmente parcheggiate, senza autista all’interno, sia accostate al margine esterno della rotatoria che sull’anello dell’aiuola centrale. Anche in questo caso, la sosta è assolutamente vietata e la fermata è ammissibile solo nel caso in cui il veicolo non possa più procedere per un guasto o per incapacità del conducente a causa di un malessere. In via ordinaria, nella rotatoria, non ci si ferma. Eppure le auto erano parcheggiate, senza che si vedesse all’orizzonte la Polizia Locale.

Ma sia chiaro, il problema della città era, per il passato Sindaco, il fatto che degli stranieri stazionassero sulle panchine di via Leopardi oziando. Che gli automobilisti rallentino il flusso dei veicoli lungo l’anello interno della città, nelle ore di punta, con parcheggi e soste completamente fuori da ogni possibile legittimità, non è un problema.

Uno dei motivi per cui ho desiderato cambiare Sindaco è che spero il problema del traffico venga affrontato seriamente. Non intendo discutere minimamente l’opportunità o meno di andare a lasciare o prendere dei ragazzi di 16 anni esattamente fuori dalla porta della scuola, perché mia madre mi avrebbe portato in braccio all’Università il giorno della laurea, figurarsi. Il problema è che se la nostra cultura attuale prevede di possedere auto molto larghe, come sono i SUV, e di portare i ragazzi fino a pochi metri dal portone della scuola, rimanendo fermi ad attendere vigili il loro ingresso nel complesso scolastico, non possiamo pretendere di cambiare la cultura dominante! Dobbiamo trovare il modo per farli arrivare col SUV sulla porta dell’aula, ma senza intralciare il traffico costringendo altri a uscire di casa un quarto d’ora prima per andare a lavorare o andare a un appuntamento in ospedale.

In ogni caso, mi rassegno all’idea che la cultura attuale sia fregarsene degli altri e fare ciò che fa comodo a ciascuno di noi, ma se proprio dobbiamo tollerare, almeno cambiamo il Codice della Strada ed evitiamo di essere così ipocriti da limitarci a fare finta di niente e dirottare altrove il personale della Polizia Locale, che in quel frangente dovrebbe per forza costringere gli automobilisti indisciplinati ad andarsene, con o senza sanzione.

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