Sono un Vecchio Bastardo.
Piscina, corta. Ho una spalla dolorante da tempo, in lenta ripresa. Non posso nuotare in modo normale, devo sforzarmi di non forzare (!!!). Insomma non mi alleno, sguazzo per tenere in moto tutto e non perdere completamente il fiato.
Dopo 40′ di sl 2x senza manco contare, mi annoio un po’. Ma la spalla migliora. Duole meno, scricchiola meno. Se faccio il bravo ora, tornerà a posto per le pagaiate primaverili.
Corsia accanto. Giovani. Parlano. Si cronometrano. Vasca in X”. Figo. X” è buono. X” eh. Ragazzo A a ragazza B: dai prova tu (testosterone a palla, convinto che lei farà X+5″ e sarà ammirata per la sua virile potenza atletica).
Io penso: se ripeti un’altra volta X” ti affogo.
Parto a farmi una vasca da vecchio in recupero, sempre concentratissimo per non fare infiammare la spalla. A suon di sentire X” mi sono lasciato influenzare. Guardo l’orologione a 4 lancette prima di partire.
Nuoto sciolto. Mi concentro sul movimento e ascolto la spalla. Vado talmente tranquillo che respiro ogni 6. Arrivo in fondo e guardo l’orologione. Y” è il mio tempo per una vasca. Aspetto che una lancetta torni sullo 0 e torno indietro. Respiro ogni 6, gambe quasi ferme. Arrivo in fondo. Guardo l’orologione, che conferma il dato della prima misura.
In quel momento, senza pensare a ciò che stavo facendo, esclamo: Y”! Accidenti a sta spalla, sono lento.
Quello nella corsia accanto ha sentito, fa il vago con gli amici. Perché Y = X – 4. Senza forzare. Respiro ogni 6. T’ho dato 4″, biât frut.
Sono un Vecchio Bastardo.
Si, lo so, pure io ho agito in modo immaturo e dominato dal testosterone. A 50 anni inizia ad essere imbarazzante?
PS: ragazza B ha fatto 3″ meno di me. E non nuota bene. Se lavorasse un po’ sul movimento potrebbe diventare come quelle che mi umiliano dall’estate scorsa sia in vasca lunga che corta. Sono delfini.