Posts Tagged ‘Educazione’

Ci vuole poco

febbraio 11, 2023

Per migliorare la vita di molte persone.

Non sono mai stato costretto a usare una sedia a rotelle, finora. Ho passato due volte un mese con ridotte capacità motorie, causa gamba ingessata, e ho capito che gli ostacoli sono veramente tanti. Realizzare una rampa così non è un’impresa complessa, ma può fare la differenza per chi non ha più la capacità di deambulare. Tutti ci auguriamo di camminare fino agli ultimi giorni della nostra vita, ma non tutti ci riusciremo.

Per questo, quando vedo un’auto parcheggiata davanti alla rampa per le sedie a rotelle, o nel posto riservato ai disabili ma senza avere il contrassegno, vorrei costringere l’automobilista a passare un mese su sedia a rotelle.

Di punto in Blanco

febbraio 9, 2023

Un tizio dà in escandescenze in un luogo pubblico e si mette a rompere gli arredi.

In un mondo normale, in genere, arrivano i Carabinieri, lo fermano e lo accompagnano in caserma per accertamenti. Quasi certamente si apre un procedimento penale per danneggiamento di beni pubblici o privati e di conseguenza un procedimento civile per risarcimento.

Se tutto questo accade in diretta televisiva, di fronte a milioni di persone, il responsabile della struttura minimizza e tira avanti. Il tizio che ha dato in escandescenze continua indisturbato a farsi gli affari suoi.

Domani mattina voglio vedervi a dire ai ragazzini, quelli che a scuola sparano in faccia alla prof con la pistola ad aria compressa, che non devono fare i discoli. I ragazzini, giustamente, si appellano a un precedente eclatante: si possono commettere atti vandalici in pubblico, danneggiare beni altrui, senza conseguenze. È sancito.

Mò so’ cavoli amari, per voi che avete figli. Ma pure per noi che non li abbiamo, perché se reagiamo quando un cretino vandalizza roba nostra, siamo quasi sicuri che lui la passerà liscia e noi verremo perseguiti.

Ditemi conservatore e di destra, ma io avrei voluto leggere che i Carabinieri hanno fermato e condotto in caserma il vandalo.Uno Stato che non tratta con mafiosi e anarchici, farebbe bene a non tollerare i vandali.

Buona educazione e CoViD

aprile 15, 2021

Secondo te, una persona che non parla, inspira ed espira solo dal naso, quante goccioline piene di virus diffonde attorno a sé?

Ricordo le norme di comportamento che mi insegnarono quando ero bambino:

  • Non parlare con la bocca piena.
  • Inspira ed espira col naso.
  • Non restare con la bocca aperta.
  • Lavati le mani accuratamente prima di mangiare.
  • Non toccare il cibo che altri mangeranno.
  • Se tossisci o starnutisci metti davanti alla bocca la mano.
  • Se hai messo la mano davanti alla bocca per starnutire, non toccare il cibo degli altri e non stringergli la mano (oppure metti la sinistra davanti alla bocca).

Quando seguii i corsi di Microbiologia e di Igiene all’Università (corso di laurea in Scienze Biologiche) capii l’origine di queste prescrizioni, che per i miei genitori erano solo “buona educazione” semplicemente perché non sapevano nulla di virus, batteri, trasmissione delle malattie ecc. Per me invece divenne chiaro che ogni comportamento “educato” era stato inventato come misura di prevenzione, in un tempo in cui la capacità di curare le infezioni era molto limitata.

Dobbiamo ricordare che quando nacquero i miei genitori non erano disponibili gli antibiotici, figurarsi i farmaci antivirali. L’unico modo per affrontare le malattie era non ammalarsi, oppure sostenere l’organismo degli ammalati. La maggior parte delle terapie tradizionali della medicina pre-scientifica avevano come risultato la mitigazione dei sintomi. Molte terapie erano assolutamente inutili, roba inventata da pseudo scienziati che oggi avrebbero milioni di followers sui social, esattamente come allora.

Oggi stiamo affrontando una malattia che viene provocata da un virus trasmesso per via aerea. La nostra capacità di curare la malattia è piuttosto limitata, il sostegno all’organismo nei casi molto gravi non ha successo, in quelli gravi richiede mezzi che non sono indefinitamente disponibili. Così dovremmo tornare indietro di qualche secolo e adottare comportamenti che riducano la probabilità di inalare i virus sparati nell’aria da qualcuno che ne è portatore.

A volte mi trovo a pensare che, se andassi al pub e bevessi la birra in silenzio, mettendo la mascherina in posizione prima di parlare, la probabilità di sparare virus in faccia o sul bicchiere dei miei amici sarebbe molto bassa. Se loro facessero altrettanto, potremmo passare una serata al pub senza aumentare in modo significativo il rischio di trasmettere o contrarre CoViD-19.

Ma, e questo è un aspetto della psicologia umana che fatico a comprendere, piuttosto che attenerci a delle semplici regole di comportamento, preferiamo correre rischi e costringere le autorità a vietarci di andare al pub. I lavoratori della ristorazione ringraziano. No, non è “colpa” del Governo se sono fermi, è colpa di chi non è capace di comportarsi in modo decente, come ci avevano insegnato da bambini.