La manovra finanziaria al varo, con lo scopo di rimettere in carreggiata l’Italia e soddisfare le richieste dell’Unione Europea. Le voci che si sono susseguite durante l’ultimo mese sono molte, anche perché, ragionevolmente, nessuno aveva le idee chiare su cosa fare.
Ora si parla di 24 miliardi, poi di 28, infine di 27, ma è chiaro che i numeri reali li conosceremo solo fra qualche mese. Il bilancio di uno Stato non è cosa semplice: stiamo parlando di migliaia di capitoli di spesa e di entrate. Ci sono poi i giochi di tipo “finanziario”.
Ricordate quando Guzzanti impersonava il Ministro Tremonti intento ad elaborare la Finanziaria? All’epoca ci ridevo sopra. Oggi non più. Ho avuto modo di esplorare il mondo delle pubbliche amministrazioni, vedere come è fatto un bilancio, ed ho capito che il povero Tremonti deve in realtà scommettere sul quadro economico più probabile, non potendo decidere sulla base di una conoscenza esatta dei conti. Questo non è colpa sua, ma del sistema amministrativo italiano, di chiaro stampo sabaudo. Al solito, tutti i mali vengono dagli “unificatori”.
Vorrei analizzare le scarse informazioni che abbiamo ricevuto sulla nuova manovra finanziaria. Si dice “nessun aumento delle tasse”, “lotta all’evasione”, “riduzione dei compensi dei politici”, “non si toccano le pensioni”, “riduzione delle uscite”, “controlli sulle pensioni di invalidità”.
Bello, tutto molto bello ma, a mio avviso, errato. (more…)