Ho sentito usare la parola “sentîr” al posto del corretto (e bellissimo) “troi”.
Ho ascoltato “negoziis” al posto di “buteghis”.
Ho ascoltato “sass” al posto di “clap”.
Ho ascoltato “solamentri” al posto di “dome”.
Ho sentito persino dire “la lingue friulane”.
Tutto questo da persone che sostengono di lavorare per tutelare la nostra lingua morente, si mettono in cattedra e pretendono persino (spesso con successo) di essere finanziati dalla Regione.
Ve lo dico in italiano, altrimenti non capireste: siete una vergogna per il nostro popolo!
Forse credete di essere dei santi, perché il friulano morirà con noi e voi state facendo il possibile per accorciare l’agonia. Bene, procediamo con la sospensione dell’alimentazione forzata: azzeriamo i fondo regionali per la marilenghe! Se il friulano sopravviverà da solo bene, altrimenti morirà con noi. Ma con me morirà il friulano, non un dialettaccio italiano che imita la lingua friulana tagliando vocali e aggiungendo delle -e a caso.