Il 14 agosto scorso abbiamo preso coscienza, in modo brusco, di qualcosa che tanto ovvio non è. Le strutture costruite dall’uomo non sono eterne, crollano, prima o poi.
In questo caso a crollare è stato un ponte autostradale, su cui stavano passando dei veicoli, e il crollo ha provocato morti e feriti, oltre ad avere scatenato una (attesa) folle corsa collettiva a dire per forza qualcosa e cercare qualcuno da impiccare.
Per questa volta non voglio occuparmi di politica, non mi interessa chi abbia garantito concessioni vantaggiose a una società o ad un’altra, non mi interessa chi governasse allora e chi governi oggi. Il punto interessante è un altro: ora che facciamo?
La prima cosa da fare secondo me è lasciare che ciascuno operi in base alle proprie capacità e competenze. Quindi saranno ingegneri civili esperti in strutture a studiare i resti del ponte per capire quali siano state le cause del crollo, non i (more…)