Leggo su Open che le Sardine vanno in pausa (l’articolo qui).
Sono sempre stato molto critico, rispetto all’entusiasmo manifestato da molti nei confronti di questo “movimento”. Devo dire però che questa scelta è molto ragionevole, corretta e apprezzata (da me per lo meno).
Il paese non ha bisogno di un altro movimento di rabbiosi contro tutto e contro tutti, ma di proposte. Il paese ha bisogno di sostituire una classe dirigente in cui ci sono troppi incapaci, corrotti, narcisisti, scaldapoltrone.
Dalla piazza può venire la spinta a farlo, ma per andare oltre bisogna sedersi, guardarsi in faccia (anche in call in tempo di CoViD), stabilire quali siano i fondamenti di un’idea di Italia per domani, stabilire i metodi, definire un percorso.
Non posso sapere, a priori, se sarei d’accordo con un nuovo soggetto politico, ma prima di stabilirlo ho bisogno di leggere o ascoltare queste cose. Gli slogan contro un politicante o l’altro non sono un programma, sono l’abbaiare del cane da guardia della democrazia, il richiamo starnazzante delle oche del Campidoglio, ma poi bisogna che i padroni di casa (noi cittadini) intervengano.
Chi trova offensivo il compito del cane da guardia o delle famose oche del Campidoglio, sbaglia. Ma chi crede che sia sufficiente dare l’allarme per risolvere ogni problema, sbaglia di più.