Leggo ancora sui social invettive di gente convinta che un magazzino Amazon sottragga clienti ai negozianti della zona in cui si trova.
Secondo voi si va da Amazon? La differenza fra il negozio e Amazon è proprio quella! Non ci vai.
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Secondo voi si va da Amazon? La differenza fra il negozio e Amazon è proprio quella! Non ci vai.
(more…)Perché detesto compiere operazioni “comodamente” da casa o dal cellulare
Ogni cosa sembra si possa fare online. Che bello! Pensavo qualche anno fa. Fino a quando non mi resi conto che stavano aumentando vertiginosamente gli username e le password che avrei dovuto ricordare. Io nemmeno mi ricordo che il peso atomico dell’ossigeno sia 15,9994 u. E si che ci sto in mezzo, all’ossigeno.
(more…)20200507 giorno 58 delle misure di contenimento
12:00
Ho letto un articolo su Open, riguardo all’accesso alla didattica online. Ci sono grossi problemi in Italia, particolarmente gravi in alcune regioni. Potete leggere l’articolo qui.
La mia opinione.
L’istruzione è un diritto fondamentale. Se si opta per l’istruzione a distanza, è necessario che Stato e Regioni mettano tutti i cittadini in condizione di accedere all’istruzione. E’ grave fare lezione in locali fatiscenti (come accade spesso), ma peggio è non fare per nulla lezione.
Vi immaginate una famiglia fortunata, con la benedizione di due figli e i due genitori con lavoro? I due genitori in smart working, devono usare la connessione. I due figli in smart school devono usare la connessione. Magari uno è alle medie, l’altro alle superiori. Possiamo costringere le due scuole a coordinarsi per soddisfare le esigenze di tutte le famiglie? No. Quindi, in questa famiglia fortunata servono connessione capace, 1 router wifi decente, 4 apparati, 4 postazioni in cui i 4 soggetti non si disturbino a vicenda.
Ora immaginate una famiglia non fortunata dal punto di vista lavorativo. Certo, meno esigenze di smart working, ma meno soldi per comprare tablet e router e balle varie. Mi direte: scommetti che papà la connessione alla smart tv per vedere le partite di calcio ce l’ha? Lo ammetto, è probabile: in molte famiglie, sebbene di modeste capacità economiche, si dà la precedenza al superfluo per avere una “boccata di benessere”. Ma non possiamo generalizzare, in questo caso. Non mi interessa farlo: fossero anche 10 i ragazzini esclusi dalle lezioni, io non sarei contento. Ecco.
Anche perché l’ignoranza è già troppo diffusa oggi, immaginate se non si andasse a scuola.