Posts Tagged ‘Parlamento’

Consenso popolare

marzo 9, 2018

Tips and tricks for dummies

Avete presente quei manuali che si trovano (tutt’ora) in vendita e sono intitolati sempre (….) for dummies? Che tradotto significa “per principianti totalmente inetti”. Ci sono per più o meno tutte le attività umane, sospetto che esista anche un Astronautica for dummies e forse anche Cardiochirurgia for dummies. Io ho quello per l’uso di Access e devo dire che sono la prova vivente del fatto che non è per niente for dummies oppure esiste una categoria di incapacità che va oltre dummies e a cui appartengo.

Non ho la pretesa di scrivere “Politics in democracy for dummies“, innanzitutto perché non sono un esperto di politica (il che mi candida automaticamente a nuovo Leader Supremo di qualche nuovo Partito Risolutivo Finale). In secondo luogo non ho tempo per scrivere un manuale, dato che non ho ancora letto L’IVA funesta di Fulvio Romanin e quindi non riesco a gestire il mio lavoro come libero professionista, col risultato che ho appena inviato una relazione che mi è costata 3 giorni senza superare mai le 4 ore di sonno. Che cavolo scrivi post, vai a dormire! No, scrivo per rilassarmi. Il terzo motivo, forse il più importante, è che non ho un editore. Difficile avere un editore se non si ha un libro.

Torniamo alla nostra teoria del consenso popolare. Il 4 marzo scorso (domenica scorsa) i cittadini italiani di maggiore età sono andati a votare per eleggere i due organi legislativi della Repubblica Italiana. Lo hanno fatto secondo regole stabilite dalla Costituzione e da una legge, definita “legge elettorale”, che al momento è nella versione 375.00 (first unstable release) e viene chiamata amichevolmente (ma non troppo) “il Rosatellum“, dal nome di un parlamentare triestino (Ettore Rosato) che si è assunto l’onere di legare il suo cognome a una delle più strampalate norme mai concepite da mente umana.

I risultati di queste elezioni sono stati molto interessanti, perché ci parlano di (more…)

Associazione di fatti

dicembre 21, 2017

Mio padre aveva un cane, di nome Speléo. Un giorno Speléo attraversò la strada e un’auto lo prese sotto. In quel momento dall’altra parte della strada stava passando un conoscente di mio padre.
Il cane se la cavò con qualche botta e tanto spavento. Da quel giorno, ogni volta che vedeva il conoscente di mio padre Speléo ringhiava furioso.

Per quanto Speléo fosse un cane intelligente, era pur sempre un cane. Associava un evento negativo (incidente) con la presenza di una persona a lui nota, però che non aveva nulla a che fare con l’incidente stesso. Il problema che abbiamo oggi in Italia è che gli umani hanno la stessa intelligenza di Speléo, siamo in generale brava gente e non siamo neppure stupidi, ma individuiamo come causa dei nostri problemi qualcosa che non lo è, semplicemente perché è particolarmente visibile, o viene messa in bella mostra ad arte.

Speléo non aveva capito, perché era un cane, che prima di attraversare la strada è meglio guardare a sinistra e poi a destra. Noi dovremmo averlo capito.

Stessi strumenti, altra mano

giugno 29, 2017

Ho letto un interessante articolo su Il Sole 24 Ore: La Germania taglierà le tasse grazie a un surplus di 14,8 miliardi nei prossimi quattro anni .

Il Sole 24 Ore: La Germania taglierà le tasse grazie a un surplus di 14,8 miliardi nei prossimi quattro anni

E’ una classica dichiarazione pre-elettorale, ma i numeri per rispettare il programma sembrano esserci. Mentre l’Italia arranca, la Germania cresce e si permette di rilanciare gli investimenti pubblici pur rispettando i parametri previsti per restare nell’Euro. A noi sembra impossibile, oppure ci sembra che sia possibile semplicemente perché i tedeschi ci stanno sfruttando. Ci stanno sfruttando? A me sembra che ci stiamo fregando da soli.

Mi piace farmi delle domande, innanzitutto una: come mai il rispetto delle norme comunitarie, che in Germania è più rigido che in Italia, consente loro di crescere mentre da noi viene visto come un limite?

La mia visione della cosa è questa: con uno scalpello in mano messere Donato di Niccolò di Betto Bardi detto il Donatello ha fatto cose mirabili. Se consegnaste lo stesso scalpello nelle mie mani, al massimo potrei fare una traccia per cavi nel muro di casa, e mi verrebbe pure male. Medesimo strumento, diverse capacità.

Ebbene, noi stiamo consegnando da molti anni lo scalpello (potere legislativo ed esecutivo) a gente che lo sa usare quanto me (se non peggio) e pretendiamo che scolpiscano il marmo come Donatello. Se non ci riescono, danno la colpa (more…)