Posts Tagged ‘Popolo’

Smetto di fare la pecora

novembre 18, 2022

La prima volta in cui uscii con le pecore mi dissero: stai attento, che non vadano giù per un dirupo. Chiesi “perché dovrebbero andarci?” Perché non ragionano, vanno avanti, quelle dietro spingono senza vedere dove stiano andando e finisce che ne perdi molte.

Per molti anni ho cercato qualcuno che ci impedisse di andare giù per il dirupo; mi sentivo abbastanza pecora e poco pastore.

Ora mi sono veramente stufato e, prima di precipitare, mi voglio voltare, fare finta di essere il cane, e sto cazzo di gregge lo faccio deviare, a costo di essere l’ultimo che precipita!

Se fossi un politico

ottobre 26, 2022

Non sarei populista, ma molto attento a dialogare col popolo, usando il linguaggio del popolo. Certo continuerei a usare il congiuntivo, ma parlare con la gente e fra la gente non implica essere sgrammaticati, richiede invece empatia.

Vorrei affrontare, accanto a quelli enormi e globali, anche i temi che interessano a coloro che non hanno una gran istruzione o “cultura”, con un obiettivo diverso rispetto a destra e sinistra: non vorrei lasciare il popolo in preda a ignoranza e paure, né disprezzare il popolo a causa di ignoranza e paure.

Vorrei individuare i punti deboli del paese, che preparano i problemi di domani. Parlare dell’oggi, ma anche del futuro, senza dimenticare la storia che ci ha portati fino a qui.

Sancirei il diritto dei politici ad avere almeno un giorno libero alla settimana per andare in montagna! La politica è un dovere per tutti noi, come lo è il lavoro, ma non deve essere un’ossessione.

Se fossi un politico lavorerei per diventare inutile, per lasciare il mio incarico a qualcun altro.

Se fossi un politico, non mi comporterei come un politico.

Imparate o perite

settembre 28, 2022

Lo dico per tutti gli amici che sono iscritti o simpatizzano del PD e altri partiti “di sinistra”, dopo avere letto e riletto un meme che sta girando. Ben sapendo che si offenderanno e basta, perché loro sono più intelligenti di tutti, mica come noi poveri cretini qualunquisti del cactus.

Il capolavoro di questa campagna elettorale è stato questo: chi doveva rassicurare e rappresentare chi prende 1300 al mese, ha figli, bollette per 400€ a bimestre per ogni fornitura, affitto o mutuo, nido da pagare, deve andare in privato per una visita medica o attendere 18 mesi, non sa se e quando andrà in pensione, ha paura del diverso come gran parte dell’umanità, ha una fifa bestia di passare l’inverno al gelo per via di una guerra, gli ha parlato dei crimini di un dittatore morto 72 anni fa e dei pronomi da usare per non urtare la sensibilità della comunità LGBT+.

Questo è il messaggio che è passato!

E se ritenete che non sia vero, imparate a comunicare, invece di frignare come bambinetti che hanno rotto il proprio giocattolo (e ovviamente diranno che è stato qualcun altro).