Permettetemi di dire che, pur non condividento l’isteria dei tempi del fascismo, l’uso di termini estranei alla lingua italiana per definire provvedimenti sulla vita di casa nostra mi fa sinceramente ribrezzo (nonostante sia un americanofilo in molte cose).
Ad ogni modo, il Governo sta lavorando per attuare questo benedetto Jobs Act, ovvero una nuova politica del lavoro, dipendente ovviamente. La cosa non mi tocca direttamente, dato che non sono mai stato lavoratore dipendente e non ho lavoratori alle mie dipendenze.
Certo è che, in questo momento, in Italia siamo di fronte a una situazione sempre peggiore, per quanto riguarda il lavoro. Chi non se l’è creato da sé (come me e molti altri sfigati con partita IVA fin dalla nascita) si trova spesso per strada e senza grandi prospettive.
Indubbiamente in Italia si sentono gli effetti di una crisi strutturale. Non è questione di contratti, è questione di (more…)