Posts Tagged ‘Reato’

Di punto in Blanco

febbraio 9, 2023

Un tizio dà in escandescenze in un luogo pubblico e si mette a rompere gli arredi.

In un mondo normale, in genere, arrivano i Carabinieri, lo fermano e lo accompagnano in caserma per accertamenti. Quasi certamente si apre un procedimento penale per danneggiamento di beni pubblici o privati e di conseguenza un procedimento civile per risarcimento.

Se tutto questo accade in diretta televisiva, di fronte a milioni di persone, il responsabile della struttura minimizza e tira avanti. Il tizio che ha dato in escandescenze continua indisturbato a farsi gli affari suoi.

Domani mattina voglio vedervi a dire ai ragazzini, quelli che a scuola sparano in faccia alla prof con la pistola ad aria compressa, che non devono fare i discoli. I ragazzini, giustamente, si appellano a un precedente eclatante: si possono commettere atti vandalici in pubblico, danneggiare beni altrui, senza conseguenze. È sancito.

Mò so’ cavoli amari, per voi che avete figli. Ma pure per noi che non li abbiamo, perché se reagiamo quando un cretino vandalizza roba nostra, siamo quasi sicuri che lui la passerà liscia e noi verremo perseguiti.

Ditemi conservatore e di destra, ma io avrei voluto leggere che i Carabinieri hanno fermato e condotto in caserma il vandalo.Uno Stato che non tratta con mafiosi e anarchici, farebbe bene a non tollerare i vandali.

Un solo peso, due misure

agosto 30, 2017

Recentemente si parla molto di reati commessi da stranieri in Italia. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello delle due violenze sessuali perpetrate da un quartetto di “nordafricani” ai danni di una turista polacca e di una transessuale peruviana a Rimini.

Di primo accchito la reazione che ho è quella di desiderare di prendere questi quattro, spezzargli una dopo l’altra tutte le ossa delle mani, badando bene a provocare il massimo dolore, poi procedere con qualcosa come “l’aquila di sangue” che abbiamo visto usare nella serie tv Vikings per giustiziare in modo dolorosissimo un paio di persone.

Poi penso che gli stupratori e i delinquenti assortiti sono tutti uguali per peso dei loro atti, indipendentemente dalla nazionalità, che i delinquenti sono tutti uguali e inizio a chiedermi perché adottare la pena di morte in stile barbarico a loro e non ai boss mafiosi, a chi vende droghe devastanti ai ragazzini, a chi uccide la moglie o la fidanzata. Ma perché non (more…)

Web, regole e responsabilità

dicembre 18, 2009

Leggo su Libero-news la notizia della presa di posizione del Presidente del Senato Schifani riguardo al social network FaceBook:
Renato Schifani si schiera contro Facebook, a suo dire piattaforma atta a diffondere ed incentivare violenza generalizzata. Il Presidente del Senato ha infatti dichiarato: su FB “si leggono dei veri e propri inni all’istigazione alla violenza. Negli anni ’70, che pure furono pericolosi, non c’erano questi momenti aggregativi che ci sono su questi siti”.” (si veda http://www.libero-news.it/pills/view/28251)
La reazione di Schifani è comprensibile, ma non condivisibile. Deriva evidentemente da ciò che molti utenti del social network hanno scritto sulle loro pagine. Parole di disprezzo, derisione, odio nei confronti di Berlusconi, se ne leggono ogni giorno in grande quantità. Allo stesso modo si leggono parole di stima e di venerazione nei confronti della stessa persona. Io non appartengo né alla categoria di coloro che insultano il Primo Ministro, né a quella di chi lo osanna. Sono stato uno dei primi a condannare l’aggressione a Berlusconi a Milano, manifestando il mio pensiero proprio su FaceBook e ricevendo diverse risposte pubbliche e private in cui altri non si sono dichiarati daccordo con me. Mi sono beccato anche qualche insulto.
Il punto è che non sono daccordo con Schifani. Il problema non è FaceBook, (more…)