Posts Tagged ‘Reazione’

Il terrorismo in Francia e molte domande

aprile 21, 2017

Lo scopo del terrorismo è, da sempre, quello di indurre in una comunità il “terrore”, ovvero uno stato nel quale la ragione viene soppiantata dall’istinto di conservazione, sotto l’influenza di una paura enorme e ingestibile.

Quando il terrorista ottiene questo, ovvero riesce a modificare la percezione della realtà, riesce a indurre una comunità a reagire in modo impulsivo e talvolta illogico, o meglio seguendo una logica che in quel momento sembra rigorosa ma non lo è per nulla, allora il terrorista ha vinto.

Ennesimo episodio in Francia. Un tale di nome Karim Cheurfi, armato di fucile mitragliatore Kalaznikov ha ucciso un poliziotto e ne ha feriti due sui Champs Elysées, a Parigi. L’attacco è stato rivendicato dal ISIS e l’uomo, ucciso dalle forze dell’ordine per impedire che continuasse l’azione, è risultato essere in possesso di una copia del Corano e di una sorta di non meglio precisato “inno all’ISIS”.

Il tutto avviene alla vigilia delle elezioni presidenziali, ovvero nel momento in cui influire sulle scelte dei francesi può avere un effetto ampio e duraturo.

La prima risposta che nasce, esattamente come desidera chi ha manovrato l’attentatore, è “uccidiamoli tutti!” oppure “cacciamoli tutti fuori dal paese!”.

Sono due soluzioni che, se praticabili, avrebbero più o meno l’effetto di (more…)

Coerenza

marzo 29, 2016

Qualcuno ha ironizzato sui “patrioti” (o xenofobi?) che si limitano a non dare l’euro al nero fuori dal supermercato. Capiamoci, io al nero vorrei dare un fendente di massanc (ita: pennato) fra capo e collo, ma sono europeo.

Nonostante discenda da una schiera di popoli che ha fatto della guerra, razzia, stupro e vendetta il proprio credo per millenni, mi picco di rispettare delle leggi che limitano la mia libertà di assecondare l’istinto e la rabbia. Questa è la nostra cultura oggi! Vivo oggi, non sono un bellicoso pastore illirico, un guerriero dei Karni o dei Winili, sono uno stupido biologo ambientale chiacchierone che vive in Friuli nel XXI secolo dell’era cristiana.

Quindi, non do giù con un massanc al nero per coerenza con la morale della civiltà cui appartengo. Sono europeo, figlio di gente che ha sofferto per una delle tante guerre, prego Iddio che mai si sciolgano i lacci di civiltà che trattengono la mia mano.

Meglio preparati o improvvisati?

agosto 18, 2015

L’estate sta finendo. Non è il verso della celebre canzone dei Righeira, è un dato di fatto. Il periodo di massimo irraggiamento solare è passato, il Mediterraneo è carico di energia, l’aria fredda preme da Nord e correnti umide si infiltrano da Ovest. Tutto pronto per scatenare il “maltempo” tipico della fine estate.

Il problema è che questo “maltempo” sta diventando sempre più estremo. Quelle che una volta venivano considerate condizioni eccezionali, stanno divenendo frequenti. Eventi meteorologici molto intensi, talvolta estremi. Piogge intesissime su aree relativamente ristrette, che mettono a dura prova il territorio.

Ho scritto più di una volta denunciando, uno fra i molti, l’inadeguatezza della gestione del rischio idrogeologico in Italia, ma oggi non voglio discutere tanto sulle probabili alluvioni delle prossime settimane, non voglio parlare di ciò che avremmo dovuto fare nell’ultimo decennio e non abbiamo fatto come Stato, come Regioni, come Comuni. Voglio ragionare su ciò che riguarda noi come individui.

Di fronte a quello che può accadere, siamo preparati? O improvviseremo come al solito?

Quanti di noi sono in grado di (more…)