Recentemente si parla molto di reati commessi da stranieri in Italia. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello delle due violenze sessuali perpetrate da un quartetto di “nordafricani” ai danni di una turista polacca e di una transessuale peruviana a Rimini.
Di primo accchito la reazione che ho è quella di desiderare di prendere questi quattro, spezzargli una dopo l’altra tutte le ossa delle mani, badando bene a provocare il massimo dolore, poi procedere con qualcosa come “l’aquila di sangue” che abbiamo visto usare nella serie tv Vikings per giustiziare in modo dolorosissimo un paio di persone.
Poi penso che gli stupratori e i delinquenti assortiti sono tutti uguali per peso dei loro atti, indipendentemente dalla nazionalità, che i delinquenti sono tutti uguali e inizio a chiedermi perché adottare la pena di morte in stile barbarico a loro e non ai boss mafiosi, a chi vende droghe devastanti ai ragazzini, a chi uccide la moglie o la fidanzata. Ma perché non (more…)